martedì 12 ottobre 2010

Pierpaolo Capovilla

Teatrodegliorrori
One dimensional man

 ’L’uomo ad una dimensione’, alias Pierpaolo Capovilla, istrionico frontman de Il Teatro degli Orrori, Quest’anno Capovilla torna con la sua prima band, gli One Dimensional Man, formazione che ha lasciato un segno tangibile nel panorama della musica indipendente italiana degli anni ’90. Affiancato da Giulio Ragno Favero (chitarra) e Luca Bottigliero (batteria).          L’ultimo album ‘A better man’  comprende undici inediti ed una cover, la splendida ‘Face on breast’ di Scott Walker. Il disco segna una svolta nel modo di porsi della band veneta, che si allontana dal noise puro, dalla scuola di Chicago, per evidenziare una maggiore sperimentazione del suono.
«É una metafora il titolo del nostro nuovo disco: siamo cresciuti ed invecchiati, pensiamo al miglioramento e guardiamo al futuro più che al passato. É un lavoro in cui si sente in modo particolare la superiorità dell’esperienza di Giulio Favero, produttore artistico di un disco corale al quale hanno preso parte diversi cervelli di caratura internazionale. A partire da Rossmore James Campbell, pittore e poeta australiano, autore di tutti i testi» spiega Capovilla, sottolineando la mano di Simone Fazio per quanto riguarda la copertina «Mi piace avere una band perchè è una forma di lavoro particolarmente democratico. La società in cui viviamo ci ruba la capacità di cooperare, invece fare gruppo è un’esperienza che si muove nell’esistenza di una persona nel senso del progresso e della democrazia».
Parla delle contraddizioni della società il nuovo ‘gioiello’ degli One Dimensional Man, è uno spaccato di vita contemporanea che va al cuore delle cose, facendo emergere tematiche come l’amore, la violenza, l’ipocrisia, l’alcol, i rancori, i fallimenti di una vita.
«Scrivere una canzone è darsi un obiettivo sacrosanto. La musica deve indurre ad una riflessione, e non intrattenere o essere una via di fuga .Deve entrare nella realtà per conoscerla meglio e poterla cambiare